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 Il primo Aprile scorso nevicava e la temperatura era sotto zero a Bruxelles,  sede delle principali istituzioni UE  fra cui la Commissione Europea, ente organizzatore e sponsor del concorso per giovani talenti nella traduzione dalle principali lingue europee.

Dunque non è stato uno scherzo per Martina – in tacchi alti e tailleur d’ordinanza – raggiungere, insieme ai suoi genitori e alla sua professoressa,  Charlemagne Building, di fronte a Le Berlaymont, quartier generale della Commissione Europea, con la sua esplanade in cui sventolano le ventisette bandiere dei paesi membri e la cui vista ha fatto sì che il papà di Martina  - emozionatissimo - affermasse: “Mi sembra di essere dentro un telegiornale!”.

Quando la grande sala Alcide De Gasperi (che orgoglio per noi italiani!) si è aperta davanti ai nostri occhi, con la platea digradante, l’enorme palcoscenico e alle nostre spalle gli interpreti che già indossavano la cuffia per la traduzione dietro i loro schermi in vetro, l’emozione si è fatta palpabile. Martina si è avviata – seria e inappuntabile – a raggiungere il gruppo dei  giovani vincitori, tutti fra i diciassette e i diciott’anni.

Con questi bellissimi e bravissimi ragazzi e ragazze, sono sicura, Martina ha trascorso tre giorni indimenticabili, appena tre giorni di chiacchiere, scherzi ma anche serissimi confronti sulle rispettive vite in cui hanno toccato con mano – se mai ce ne fosse stato bisogno, in quella istantanea connessione che scatta quando i giovani si ritrovano in presenza - che  sogni,  desideri,  paure,  aspettative per il futuro fanno di loro un tutt’uno, pur nella diversità culturale che contraddistingue ciascuno.

Così Martina ha potuto verificare di persona che fra gli obiettivi dell’ Unione Europea – che la Commissione persegue e “traduce” in programmi operativi, fra cui questo concorso – vi è il multilinguismo. Sebbene vi siano almeno due “lingue franche”, lingue utilizzate da tutti gli europei come lingue di comunicazione, e cioè l’inglese e il francese che anche Martina ha usato a Bruxelles, è importante per le istituzioni e per tutti i cittadini europei mantenere e coltivare il patrimonio culturale di ogni paese membro, lingua compresa. E così vi è una schiera di traduttori che traducono da tutte le 24 lingue ufficiali dell’Unione Europea verso la propria lingua madre.

In questo senso è stato illuminante l’incontro con la Direzione Generale Traduzione Italia: dal Capo Dipartimento alla schiera di traduttori, tutti  - con grande cortesia, disponibilità e professionalità  - hanno mostrato a Martina e alla sua docente come viene svolto l’imponente lavoro di traduzione verso l’italiano di decreti, leggi, progetti, comunicati stampa, discorsi e molto altro ancora.

Ma le visite, le attività e la cerimonia si sono susseguiti così freneticamente che forse su tutto questo Martina ha riflettuto con più calma nelle ore seguenti, in volo, quando finalmente si è rilassata dopo aver tenuto il suo discorso sul palco, dopo aver stretto in mano il suo diploma e la sua onorificenza che immagino ora in bella mostra sulla sua scrivania.

Perché questi tre giorni sono stati tesi per l’emozione, intensi, bellissimi: le lacrime di commozione alla cerimonia, le attività ma anche le cene insieme, conoscere e subito dire goodbye a tanti ragazzi con cui si è condiviso un momento così potente, ricevere così tanti complimenti ma anche consigli e suggerimenti per una carriera che è un sogno da perseguire.

Grazie, Europa!                                   

                                                                                                    Prof.ssa Maria Cristina Caracciolo

 P.S. : Se volete vedere l’emozionante cerimonia, ecco qui il link:

https://webcast.ec.europa.eu/juvenes-translatores-2021-2022-award-ceremony-2022-04-01

 

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Incontro di studi e inaugurazione Mostra fotografica - martedì 12 aprile 2022 - ore 11,00-12,30

L'incontro è stato promosso e patrocinato dal Comune di Codigoro e dall'Assessorato all'Istruzione in collaborazione con l'Istituto.

 

 

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Giovedì 17 marzo 2022 c/o Teatro Arena di Codigoro, dalle ore 10.00 alle ore 12.00

 

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Giovedì 10 Marzo, si è svolta la trentunesima edizione del concorso “Matematica senza Frontiere”, penultima attività didattica, per l’anno scolastico 2021-2022, del progetto ‘Giochi Matematici’ del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’istituto ‘Guido Monaco Di Pomposa’.

L’istituto scolastico ha partecipato all’iniziativa, che promuove la capacità degli studenti di lavorare in gruppo per risolvere problemi che stimolano la creatività e il gioco, con le classi 2A L.L, 2A L.S, 2B L.S, 3A L.S, 3B L.S, e 3C L.S.U.

La competizione, si distingue dagli altri concorsi per studenti delle scuole superiori, per la presenza di problemi di logica e di matematica applicata, riguardanti situazioni quotidiane o ludiche, descritti anche in più lingue straniere (inglese, tedesco, spagnolo e francese). Infatti, gli alunni che partecipano alla competizione, devono comprendere il testo di un problema scritto in lingua straniera, risolvere il quesito proposto e fornire la soluzione in una delle quattro lingue indicate in precedenza.

I problemi del concorso, sono realizzati dal comitato nazionale di ‘Matematica senza Frontiere’, con l’obiettivo di migliorare le abilità degli studenti in Matematica e sviluppare le competenze logiche – matematiche e linguistiche nelle materie STEM, attraverso la ricerca delle soluzioni di problemi accattivanti, che stimolano la capacità di ragionare con i numeri e riflettere sulle loro relazioni, utilizzando i simboli astratti della Matematica per stabilire rapporti e formulare ipotesi risolutive.

Al termine della prova, gli elaborati degli studenti sono stati inviati alla commissione giudicatrice della sede di Monza. Nel mese di Aprile o nella prima settimana di Maggio, la commissione invierà al referente d’istituto i risultati del concorso. L’esame dei dati statistici della competizione, che nel corso degli anni si è estesa a molti paesi europei ed extraeuropei raggiungendo scuole appartenenti a quarantadue nazioni, è curata dall’equipe italiana di “Matematica senza Frontiere”. L’analisi e la stesura del bilancio pedagogico dell’iniziativa, è invece curata dall’equipe francese, che si propone anche di valutare la ricaduta nella didattica ordinaria della competizione.

 

 

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