3. SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE PER MOTIVI FISICI, PSICOLOGICI E SOCIALI (D.M. 27/12/2012 E C.M. 6/03/2013).
Si tratta di situazioni transitorie non documentate da una diagnosi, ma da una segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.
Il Consiglio di Classe, dopo attenta analisi dei processi complessivi di apprendimento e rendimento scolastico dell'alunno, ritiene necessario predisporre un Piano Didattico Personalizzato al fine di compensare e sostenere l'alunno stesso nel percorso didattico (L. 53/2003, DM 27 dicembre 2012, L. 170/2010; C.M. n. 8 del 6 marzo 2013; N.M. 1551 del 27 giugno 2013; N.M. 2563 del 22 novembre 2013).
Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche.
3.1 Predisposizione e sottoscrizione del Piano Didattico Personalizzato
Il documento ha carattere transitorio e validità quadrimestrale o annuale; verranno qui riportati i dati relativi ai seguenti indicatori:
- osservazioni dei docenti del Consiglio di Classe;
- strategie metodologiche e didattiche;
- strumenti compensativi e misure dispensative;
- criteri e modalità di verifica e di valutazione.
Il PDP viene adottato per il tempo ritenuto necessario ad un ad adeguato recupero.