Alunni di origine straniera

4. ALUNNI DI ORIGINE STRANIERA DI RECENTE IMMIGRAZIONE E, IN SPECIE, COLORO CHE SONO ENTRATI NEL NOSTRO SISTEMA SCOLASTICO NELL’ULTIMO ANNO (D.M. 27/12/2012 E C.M. 6/03/2013).

L’Istituto recepisce e fa sue le disposizioni ministeriali e legislative volte a garantire allo studente di provenienza straniera il diritto allo studio e a facilitarne il corretto inserimento nel nostro contesto scolastico, prime fra tutte il DPR n.394/1999, art.45 “Disposizioni in materia d’istruzione”, nonché la C.M. n.24/2006, detta “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” che riassume le indicazioni per l’organizzazione di misure volte all’inserimento degli alunni stranieri e alla promozione di una vera educazione interculturale che tenga conto delle diversità culturali degli studenti e del cambiamento in senso multietnico della società italiana.

L’alunno non italofono o non ancora sufficientemente italofono non è generalmente un alunno incompetente su tutto, ma si trova, per qualche tempo, in una situazione nella quale non riesce a comunicare la sua competenza scolastica. La maggior parte di questi alunni ha una storia scolastica e possiede competenze, abilità e conoscenze. Occorre che tutte le attività didattiche programmate concorrano all’apprendimento della lingua italiana così come confermano le “Linee guida”: “L’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua deve essere al centro dell’azione didattica….e occorre, quindi, che tutti gli insegnanti della classe, di qualsivoglia disciplina, siano coinvolti …”. “…La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo  che  può  oscillare  da  un  mese  a  un  anno,  in  relazione  all’età,  alla  lingua  d’origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche…”

 

4.1 Fasi dell'accoglienza degli Alunni stranieri

  • Iscrizione, a cura della Segreteria;
  • determinazione della classe, a cura della Dirigenza, sulla base dell’età anagrafica e della scolarità pregressa nel Paese di provenienza. Di norma si tratta della classe successiva a quella frequentata nel Paese d’origine. Si procederà all’individuazione della sezione in cui inserire l’alunno straniero in base agli indici di complessità;
  • prima conoscenza, a cura del Coordinatore di Classe, e predisposizione dell'attività di accoglienza;
  • progetto didattico: in relazione alle competenze linguistiche dell’alunno gli insegnanti attiveranno percorsi didattici definendo gli obiettivi minimi da raggiungere nelle singole discipline; i corsi di Italiano L2 da attivare; i testi semplificati e altro materiale didattico da utilizzare;
  • gestione della comunicazione con le famiglie, a cura della Segreteria (comunicazione rappresentante di classe, consegna schede valutazione, convocazione, sospensione attività scolastiche, autorizzazione uscite, quota assicurativa).

 

4.2. Predisposizione e sottoscrizione del Piano Didattico Personalizzato (o PSP)

Il documento ha carattere transitorio e validità quadrimestrale o annuale; verranno qui riportati i dati relativi ai seguenti indicatori:

  • osservazioni dei docenti del Consiglio di Classe;
  • valutazione delle competenze linguistiche in ingresso;
  • livello di scolarizzazione dell’alunno;
  • strumenti compensativi e misure dispensative;
  • criteri e modalità di verifica e di valutazione.

Per fare in modo che al termine del corso di studi l’alunno straniero ottenga un diploma equivalente a quello degli altri studenti, è consigliabile limitare il PDP alle situazioni di reale necessità e passare ad una programmazione curricolare non appena possibile.

 

4.3 Obiettivi e Contenuti

Il Consiglio di Classe, tenuto conto delle difficoltà rilevate, propone un intervento personalizzato nei contenuti, nei tempi e nelle modalità di valutazione, allo scopo di permettere all’allievo di raggiungere almeno gli obiettivi minimi previsti dalle singole discipline eventualmente anche in più anni scolastici.

Per il conseguimento degli obiettivi potranno essere programmate le seguenti azioni:

  • - percorso didattico personalizzato;
  • utilizzo di testi facilitati;
  • sostegno disciplinare con l’intervento di mediatori;
  • frequenza di corsi di L2 in orario curriculare;
  • frequenza di corsi di L2 di livello base in orario extracurriculare;
  • frequenza di corsi di L2 in orario extracurriculare;
  • frequenza di corsi di recupero/potenziamento.

 

4.4 Valutazione

La normativa privilegia la valutazione formativa rispetto a quella certificativa prendendo in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione, l’impegno e le potenzialità di apprendimento dimostrate.

Si fa riferimento alle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” allegate alla C.M. n.24 del 1/03/2006, par. 8.

 

Archivio digitale on line (repository) per la personalizzazione dell’inclusione degli alunni stranieri nelle scuole dell’Emilia-Romagna (21 aprile 2017)

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